Skills of Tomorrow: quali saranno le competenze critiche nel 2030?

Entro il 2030 cambierà il mercato del lavoro per 8 professioni su 10. Voleranno le professioni legate all’informatica e alla tecnologia, ma cresceranno anche gli ambiti riferiti ai servizi alla persona e saranno sempre più rilevanti le “human skills”, ovvero le capacità cognitive e di collaborazione.

Avremo bisogno di sviluppare nuovi “skillset”: competenze aggiornate, adeguate alla propria specializzazione e al proprio contesto professionale, al tempo stesso trasversali per poter navigare nell’era del cambiamento. Ma la capacità di rinnovare le competenze è, per il 63% dei datori di lavoro intervistati dal Future of Jobs Report 2025 del World Economic Forum, l’ostacolo principale da affrontare in futuro.

Per fare luce su quali saranno le competenze critiche per il 2030 e su come costruirle, la scale up Edflex lancia “Skills of Tomorrow”, evento che correrà parallelamente su tre geografie (Usa, Francia e Italia) nelle giornate del 22 e 23 settembre. Due mattinate di webinar gratuiti in modalità 100% digitale pensate per esplorare i trend che stanno ridisegnando il mercato del lavoro e le competenze chiave per affrontarlo, con l’intervento di realtà come Graduate School of Management del Politecnico di Milano, Talentware, Radical HR, BIP, Mosaicoelearning e Docebo.

«L’IA sta rimodellando i modelli di business, ma oltre alla tecnologia, il lavoro è impattato da profondi cambiamenti economici, demografici e geoeconomici. Sono temi centrali per ogni organizzazione che voglia scommettere sul futuro e che richiedono una riflessione collettiva e urgente» – commenta Davide Conforti, Managing Director di Edflex Italia.

Si partirà da un focus su come l’intelligenza artificiale sta ridisegnando il paradigma della formazione, per poi affrontare il tema chiave del change management, con la consapevolezza che il cambiamento non si governa solo dall’alto, ma richiede responsabilità individuale e un approccio imprenditoriale da parte di ciascun collaboratore. Si parlerà quindi di accountability nella formazione e di strategie per coinvolgere le persone, superando la percezione che l’apprendimento dipenda esclusivamente dall’organizzazione. A seguire, si affronterà il tema della leadership, ragionando su come il leader possa diventare un catalizzatore di innovazione in un contesto trasformato dall’AI e dalle nuove generazioni di lavoratori. Infine, l’ultimo webinar sarà dedicato a un focus sul purpose, indagando come definirlo, comunicarlo e come renderlo una leva strategica per l’organizzazione.

«Lavorare su tre territori contemporaneamente, spaziando dal modello tech driven americano, passando per quello pedagogico francese e infine per quello esperienziale italiano, ci consentirà di ragionare in termini ecosistemici, per costruire la basi per un reskilling inclusivo, misurabile e scalabile e creare una forza lavoro globale resiliente e adattabile» – conclude Conforti.

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