Blupeople, il social casting di Bluvacanze per selezionare due creator 

Rendere appetibile un posto di lavoro per la generazione Z, i nati tra il 1995 e il 2010, è una delle sfide più ardue in questi anni. Ne abbiamo parlato spesso, qui su GoodJob!, riscontrando difficoltà non solo nei settori industriali, ma anche in quelli del terziario e persino nella pubblica amministrazione. Le risposte messe in campo dalle aziende sono diverse e risultano maggiormente attrattive quelle in grado di proporre un mix equilibrato di valori in linea con le aspettative dei candidati, formazione, prospettive di carriera, un bilanciamento tra lavoro e vita privata, incentivi e benefit accanto a uno stipendio adeguato alle posizioni offerte e valorizzazione individuale. E poi ci sono creatività e dinamismo, due fattori che se inevitabilmente attirano i più giovani, non sono merce comune nelle imprese.

Elementi che certo non mancano a Bluvacanze, operatore turistico di MSC Cruises che, con 300 punti vendita in Italia, un tour operator (Going) e una società che si occupa di business travel per medie e grandi aziende (Cisaplina Tours), è tra i principali player nazionali del settore e dà lavoro a circa 750 persone. Per selezionare due ambassador con la missione di raccontare le esperienze di viaggio, il gruppo ha abbandonato il sentiero battuto di curricula scritti e colloqui frontali e ha organizzato una sfida su TikTok basata sui video degli utenti.

Pensata e organizzata in poco meno di un mese a inizio marzo, ‘Blupeople’, questo il nome dell’iniziativa, ha avuto un riscontro immediato e per certi versi insperato. «In soli 45 giorni abbiamo aumentato di 6.300 gli iscritti sul nostro profilo TikTok», ci rivela Marco Orlandi, a capo del dipartimento strategie digitali di Bluvacanze, «e abbiamo raccolto 150 contenuti video che hanno rispettato le regole fornite, postati da circa 100 persone».

Marco Orlandi, a capo del dipartimento strategie digitali di Bluvacanze

Ventitré di questi sono stati selezionati per una fase finale, in presenza a Milano, dove il 24 aprile hanno potuto presentare in breve le proprie idee su come raccontare i viaggi e a realizzare contenuti di improvvisazione.

I TikToker si sono cimentati nella creazione di video editing, dimostrando in diretta le abilità nell’utilizzare applicazioni digitali oltre che skill di comunicazione e recitazione. La giuria super partes che ha valutato i lavori è stata composta dal management del reparto di comunicazione e marketing digitale dell’azienda di proprietà di MSC Cruises, dal testimonial Nicolò De Devitiis che ha supportato l’iniziativa sin dal suo lancio nel mese di marzo e da un esperto di digital marketing di un’agenzia creativa. I content creator candidati al ruolo di Blupeople sono stati premiati per originalità, forza espressiva e capacità di sapersi ambientare in una circostanza non abituale, individuando una narrazione avvincente.

Ai due selezionati verrà offerto un contratto di collaborazione di sei mesi con il gruppo, spiega Gabriele Querelante, direttore risorse umane di Bluvacanze. «Potrà essere un’assunzione a tempo determinato, ma anche una collaborazione con partita Iva per chi ha già un’attività avviata in questo settore».

Gabriele Querelante, direttore risorse umane di Bluvacanze

Il progetto Blupeople ha lo scopo diretto di trovare due collaboratori e allo stesso tempo alcuni di obiettivi collaterali come il rafforzamento del proprio brand e il coinvolgimento di fasce potenziali di clienti molto difficili da raggiungere.

«Siamo convinti che ci siano diversi punti di incontro tra i giovani e la nostra rete di professionisti altamente specializzati», è fiducioso Querelante. «Noi offriamo un’infrastruttura di supporto che nulla toglie al piacere della scoperta. La nostra è una rete di consulenti ed esperti che aiuta nella parte organizzativa. Ma ci sono elementi di esperienza che non sono documentabili in una brochure ed è lì che dovranno intervenire i creatori di contenuti che manderemo in giro per il mondo a descrivere e raccontare le esperienze di viaggio».

«Il mondo dei viaggi è certamente frizzante e dinamico», sottolinea Orlandi, «ma c’è spesso nei giovani un pregiudizio su chi lo vende, catalogato come ‘po’ troppo ingessato’ nelle medesime pratiche che si utilizzavano 30 anni fa. Noi ci siamo posti il problema dei giovani tra i 20 e i 35 anni, la maggior parte dei quali non entra abitualmente in un’agenzia di viaggio fisica e predilige organizzare in proprio gli itinerari, lavorando su piattaforme di agenzie online e magari affidandosi alle testimonianze che altri viaggiatori condividono sui social. Abbiamo pensato che il modo più diretto per entrare in contatto con questa generazione fosse parlare il loro linguaggio, aggiungendo alle loro usuali esperienze digitali quelle della relazione fisica e della competenza professionale».

Ecco perché i confini del progetto ‘Blupeople’ sono quelli di TikTok – l’applicazione dei video brevi (60 secondi al massimo), che in Italia annovera 19,7 milioni di utenti attivi al mese – uno degli strumenti di comunicazione privilegiati dalla generazione Z, grazie a un linguaggio informale e una forte capacità di coinvolgimento.

La platea, hanno calcolato i responsabili di Bluvacanze, è potenzialmente molto ampia, pari a 2 milioni di ragazze e ragazzi tra i 20 e i 35 anni, in gran parte con un approccio positivo verso i viaggi, le avventure e le esperienze nuove.

Del resto, «il futuro è questo», rimarca Querelante. «Se ci sono persone interessanti con potenzialità che riescono a comunicare con il tipo di clientela che il settore del turismo fa fatica a contattare, come gli under 30, noi siamo pronti a investire su di loro, come abbiamo sempre fatto. Dall’aprile 2022, cioè da quando il settore del turismo ha ripreso a funzionare dopo la pandemia, il gruppo ha assunto 223 persone. La sfida lanciata su TikTok è un caso unico di comunicazione per aprirci a nuovi pubblici».

Entro questa settimana saranno scelti i due vincitori. Le cui prime missioni in qualità di ambassador saranno a Disneyland Paris e a Marrakech. Ma piano con gli entusiasmi, ci andranno per lavorare. Dovranno creare contenuti per TikTok e secondo la logica di quella piattaforma, ovvero live con tempi di pubblicazione non superiori alle 24-36 ore rispetto alla registrazione e con una frequenza di 1-2 volte la settimana. Per contenuti video da registrare, editare e confezionare è tutt’altro che bassa.

Del resto, anche il ‘lavoro più bello del mondo’, come lo definì l’ente del turismo australiano lanciando un contest globale nel 2009, alla fine comportava obblighi, imponeva condizioni e richiedeva tempo, tanto tempo, per essere eseguito. Ma, inutile dirlo, è più eccitante guadagnarsi da vivere seguendo la propria fantasia e balzando da un aereo all’altro che in un grigio ufficio.

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