In Italia non c'è mai stato così tanto lavoro. Quasi 24 milioni di occupati, su le donne e i giovani

L’occupazione in Italia ha fatto registrare un nuovo record. Mai il numero di occupati è stato così alto nel nostro paese. Salgono l’occupazione femminile e cala ulteriormente il tasso di disoccupazione giovanile. L’Istat, Istituto italiano di statistica ha rilasciato i dati relativi a novembre 2023 che evidenziano il proseguimento della crescita dell’occupazione. Rispetto al mese precedente, il dato coinvolge solamente i lavoratori dipendenti, saliti a più di 18 milioni 700 mila; con un aumento di 15 mila unità, tornano a crescere anche i dipendenti con contratti a termine.

Qui sotto l’infografica interattiva con la serie storica dei dati relativi a occupazione e disoccupazione negli ultimi 20 anni.

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Aumentano gli occupati

Il numero degli occupati – pari complessivamente a 23milioni 743mila – è in complesso superiore a quello di novembre 2022 di 520 mila unità. L’incremento corrisponde a 551 mila dipendenti permanenti e 26 mila autonomi in più, mentre il numero dei dipendenti a termine risulta inferiore di 57 mila unità. Su base mensile, il tasso di occupazione è invariato al 61,8%, quello di disoccupazione scende al 7,5%, mentre il tasso di inattività cresce al 33,1%.

Più donne al lavoro

L’occupazione aumenta (+0,1%, pari a +30mila unità) tra le donne – quella maschile rimane sostanzialmente stabile -, i dipendenti e gli over 34, mentre cala tra gli autonomi e i 15-34enni. Il tasso di occupazione resta invariato al 61,8%.

Il numero di persone in cerca di lavoro diminuisce (-3,3%, pari a -66mila unità) per uomini e donne e per tutte le classi d’età, con l’eccezione dei 25-34enni tra i quali invece si osserva un aumento. Il tasso di disoccupazione totale scende al 7,5% (-0,2 punti), quello giovanile al 21,0% (-2,5 punti).

La crescita del numero di inattivi (+0,4%, pari a +48mila unità, tra i 15 e i 64 anni) coinvolge uomini, donne e solamente gli individui di età inferiore ai 35 anni; tra i 35-49enni e gli ultracinquantenni gli inattivi sono infatti in calo. Il tasso di inattività sale al 33,1% (+0,1 punti).

Il confronto con il trimestre…

Confrontando il trimestre settembre-novembre 2023 con quello precedente (giugno-agosto), si registra un aumento del livello di occupazione pari allo 0,6%, per un totale di 130mila occupati. La crescita dell’occupazione, osservata nel confronto trimestrale, si associa all’aumento delle persone in cerca di lavoro (+0,7%, pari a +14mila unità) e alla diminuzione degli inattivi (-1,1%, pari a -137mila unità).

…e quello annuale

Il numero di occupati, a novembre 2023, supera quello di novembre 2022 del 2,2% (+520mila unità). L’aumento coinvolge uomini, donne e tutte le classi d’età, a eccezione dei 35-49enni per effetto della dinamica demografica negativa: il tasso di occupazione, che nel complesso è in aumento di 1,3 punti percentuali, sale anche in questa classe di età (+1,3 punti) perché la diminuzione del numero di occupati 35-49enni è meno marcata di quella della corrispondente popolazione complessiva. Rispetto a novembre 2022, calano sia il numero di persone in cerca di lavoro (-3,6%, pari a -71mila unità) sia quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-3,6%, pari a -459mila).

Disoccupazione giovanile in calo

I giovani tra i 15 e i 24 anni trovano lavoro più facilmente. Il tasso di disoccupazione in questa fascia di età cala ancora toccando il 21%. Non si tratta del punto più basso raggiunto negli ultimi 20 anni, ma si avvicina molto al 19,4% toccato nel luglio 2007 e comunque è due punti percentuali sotto a quello registrato nel gennaio del 2002. Un segnale di vivacità del mercato del lavoro interno di cui possono beneficiare aziende e datori di lavoro, oltre che gli stessi giovani.

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