Con cloud e computer vision l’esperienza del cliente è sempre più personalizzata

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Non era solo un trend: l’intelligenza artificiale è entrata nel nostro quotidiano, stravolgendolo. E il mondo del business lo sa bene, soprattutto quello del retail. Le aziende che si fanno portavoce di questo cambiamento sono sempre più orientate verso la customer experience, dove è il cliente al centro del business. Un’esperienza innovativa in cui, ad oggi, la linea tra fisico e digitale si sta sempre più assottigliando: è il computer vision retail. È in questo contesto che si inseriscono aziende come Vusion Group, gruppo al servizio di 350 rivenditori tra Europa e America, che propone soluzioni di IoT pensate per supportare i retailer nella trasformazione digitale attraverso la piattaforma VusionCloud.

La piattaforma, che mira a ottimizzare la gestione dei dispositivi IoT, permette di tracciare, monitorare e gestire le etichette elettroniche digitali (ESL) e i dispositivi Internet of Things in ogni luogo e momento, monitorando i dispositivi contemporaneamente. Sono già più di 17mila i negozi all’interno del cloud e ben 82 milioni le etichette digitali gestite.

Come l’AI può aiutare i retailer

Se è vero che le vendite online sono aumentate notevolmente, soprattutto nel periodo post-pandemico, non dobbiamo dimenticare l’importanza dell’esperienza d’acquisto fisica. I negozi rivestono ancora oggi un ruolo strategico e sono molti coloro che continuano a preferire il fisico all’online. E in questo momento storico, grazie all’uso dell’AI queste due esperienze si possono fondere.

Immaginiamo per esempio di entrare in un negozio e di poter essere seguiti da un “commesso virtuale” che, riconoscendoci, consiglierà prodotti utili e mirati basandosi sui nostri precedenti acquisti. Questo è possibile grazie alla computer vision e ai sistemi di cloud che migliorano l’esperienza del cliente, personalizzandola.

Per capire meglio, quando parliamo di computer vision facciamo riferimento a una tecnologia che permette al computer di “vedere” l’ambiente attorno. Attraverso l’utilizzo di telecamere e software intelligenti, le macchine analizzano immagini e video in real time considerando posizione degli oggetti, caratteristiche fisiche e movimenti delle persone.

A questa tecnologia si associa una piattaforma cloud-based, che lavorando in sinergia elabora i dati e permette di archiviare numerose informazioni. Nello specifico, il cloud ha una potenza di calcolo tale che può essere sfruttata per alimentare applicazioni di computer vision in tempo reale. Sono software on-demand e facilmente customizzabili. Il tutto concepito in ottica omnicanale (basti pensare a tablet e smartphone che ad oggi sono a 360° strumenti per il lavoro) così da poter funzionare su più device in contemporanea.

Nel 2030 mercato della computer vision a oltre 32 miliardi

Futuro lontano? Fantascienza? No, è già realtà. Ed è molto efficace nel migliorare vari aspetti dell’ecosistema del retail. Come abbiamo visto in diversi settori per la vendita al dettaglio queste tecnologie sono già presenti. La maggior parte dei negozi del futuro infatti sarà in grado di riconoscere i clienti e di adattare l’ambiente alle loro preferenze: con luci, musica e atmosfera adeguate singolarmente.

Oggi il mercato della computer vision vale già 12,5 miliardi di dollari. Dati, questi, destinati a salire: le stime prevedono che da qui ai prossimi 10 anni il mercato globale della cv raggiungerà i 32,8 miliardi, con un aumento dell’11% anno su anno. È quanto emerge dall’ultimo report di GlobalData che analizza l’esplosione del volume dei dati visivi, trainata da una sempre maggior avanzamento tecnologico delle reti neurali artificiali e alla disponibilità di chip creati appositamente per i processi di intelligenza artificiale.

Computer vision, le applicazioni dal retail all’healthcare

Come anticipato, la tecnologia della cv presenta una moltitudine di applicazioni. Nello specifico, oltre al mondo del retail e quello del fashion, può essere usata per automatizzare processi complessi in azienda, per esempio nell’ambito del controllo qualità. Fornisce grande supporto anche in ambito medico, nella diagnostica, dove le decisioni umane possono essere facilitate dalle macchine. Inoltre interviene anche nel momento in cui produciamo delle ricerche online per immagini. O ancora per la sorveglianza avanzata, attraverso il riconoscimento di volti, oggetti sospetti e il monitoraggio di aree sensibili. Nell’industria aerospaziale, per la navigazione autonoma e il riconoscimento di oggetti nello spazio. E nell’ambito dei trasporti e della logistica, per la gestione automatizzata delle merci e la sicurezza stradale.

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