Premi di produttività in oltre 15mila contratti: in crescita del 22,4%

Sono sempre di più i datori di lavoro che utilizzano i contratti con premi di produttività per i dipendenti. Secondo un report del ministero del Lavoro e delle politiche sociali al 15 novembre 2023 sono 15.992 i contratti attivi contenenti la previsione di premi di produttività, il 22,4% in più rispetto allo stesso periodo del 2022.

I dati sono ricavati dalla procedura per il deposito telematico dei contratti aziendali e territoriali che il ministero ha attivato a seguito del Decreto interministeriale 25 marzo 2016, relativo alla detassazione dei premi di produttività. Aliquota agevolata che, per effetto delle disposizioni contenute nella legge di bilancio per il 2023 è stata dimezzata dal 10 al 5% per i premi corrisposti ai lavoratori entro i 3mila euro.

Rispetto alla distribuzione temporale dei depositi nell’ultimo anno, la variazione più importante rispetto al 2022 è stata fatta registrare dal mese di giugno (+49,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente) seguito da maggio e settembre. Da inizio anno e fino al 15 novembre 2023 risultano depositati 11.250 contratti (+26,8% sul 2022). A beneficiarne 4.693.678 lavoratori, con un premio annuo medio di 1.514,22 euro.

La classifica nazionale vede in testa la Lombardia che dal 2016 a oggi ha attivato 25.502 contratti, seguita da Emilia Romagna (15.469) e Veneto (10.628).

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