Il miglior equilibrio tra vita e lavoro? In Lussemburgo o in Spagna. Italia quartultima in Europa

L’equilibrio tra vita e lavoro, il cosiddetto “work life balance”, è una condizione in cui l’attività professionale di un lavoratore si concilia in modo soddisfacente con la sua sfera personale. Assicurare un equilibrio tra gli aspetti privati e lavorativi della vita dei lavoratori è un obiettivo politico dell’Unione Europea da diversi anni, è essenziale per garantire uno stile di vita sostenibile e, in questo scenario, l’Italia si posiziona agli ultimi posti della classifica europea.

Un mancato bilanciamento tra lavoro e vita privata può comportare una serie di conseguenze sulla salute fisica, mentale e sulla propria vita sociale. Uno spiccato equilibrio tra vita e lavoro, però, va oltre la possibilità di lavorare da casa proposta da molte aziende e comprende alcuni fattori importanti che vanno dalla retribuzione all’inclusività.

Remote, piattaforma online che si occupa di HR e lavoro, ha condotto un’analisi per rilevare la classifica dei paesi con il miglior work life balance nel vecchio continente. Lo “European Life-Work Balance Index 2023” considera una varietà di fattori tra cui assistenza sanitaria, salario minimo, congedo di maternità, ferie annuali, retribuzione in caso di malattia, livelli generali di felicità, orario medio di lavoro, inclusività LGBTQ+.

Ma quali paesi offrono il miglior equilibrio vita-lavoro in Europa?

Il miglior equilibrio vita-lavoro in Europa nel 2023

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Lussemburgo

Forse un po’ a sorpresa, è il Lussemburgo a classificarsi al primo posto in questo indice di equilibrio vita-lavoro. Il piccolo paese con poco più di 600mila abitanti tra Belgio, Francia e Germania ottiene buoni risultati in tutti i parametri chiave, in particolare sul congedo di maternità con il 100% della retribuzione per 20 settimane e 37 giorni di ferie annuali. Per fare un confronto, il congedo in Italia ha la stessa durata, ma l’indennità prevista è pari solo all’80% della retribuzione. Conosciuto per essere il secondo paese più ricco del mondo, il Lussemburgo è una piccola potenza economica profondamente consapevole dell’importanza di un buon equilibrio tra vita privata e lavoro.

Spagna

La Spagna, seconda in classifica, ha una forte cultura imprenditoriale orientata ad anteporre la vita domestica al lavoro in alcuni casi. Ha un sistema sanitario finanziato dal governo, nonché un salario minimo significativo. La Spagna, inoltre, ha una popolazione molto più numerosa rispetto ad altri paesi presenti nella top 10. È un paese che premia lo spirito creativo ed è la quattordicesima economia più grande del mondo per PIL nominale, oltre ad avere industrie energetiche e turistiche in forte espansione.

Francia

In Francia in media i dipendenti hanno diritto a 36 giorni di ferie all’anno. Inoltre, si legge nel report di Remote, le norme stabiliscono un salario minimo elevato. Nel 2017, inoltre, il governo francese ha approvato una legge nota come diritto alla disconnessione che impone alle aziende con più di 50 dipendenti di creare una carta di buona condotta: un documento che impedisca ai lavoratori di rispondere alle e-mail al di fuori dell’orario di lavoro. Grazie a questi punti di forza, la Francia si colloca al terzo posto della classifica.

Parigi, La Defense (Shutterstock)

Parigi, La Defense (Shutterstock)

Norvegia

La Norvegia, al quarto posto, ha una cultura caratterizzata dall’attenzione alle leggi sul lavoro e in molte aziende si sta sperimentando la settimana corta dal lunedì al giovedì. Il paese non ha un salario minimo standard come molte altre nazioni europee ma in nove settori industriali chiave ha contratti collettivi che coprono il 70% dei lavoratori impiegati. Lo stato ha anche un rinomato sistema sanitario finanziato dal governo, con una spesa sanitaria pro capite più elevata rispetto alla maggior parte degli altri paesi.

Danimarca

La Danimarca è il paese “più felice” nella top 10 con un indice di felicità di 7,64 e si posiziona al quinto posto. I lavoratori ricevono in media 36 giorni di ferie annuali a retribuzione completa, nonché 18 settimane di congedo di maternità retribuito (52% dello stipendio base). L’equilibrio tra vita e lavoro è una pietra miliare della cultura danese: la nazione scandinava ha un’elevata aliquota fiscale che serve ad alimentare un forte sistema di welfare attraverso l’istruzione, l’assistenza sanitaria gratuita, un sistema di trasporto pubblico efficiente e molte strutture ricreative.

Cosa è cambiato rispetto al 2022?

L’aggiornamento del 2023 del report “European Life-Work Balance Index” di Remote ha aggiunto nuovi fattori di classificazione per rappresentare e valutare in modo più accurato la qualità dell’equilibrio vita-lavoro. La decisione di includere dati sull’orario di lavoro medio e sull’inclusività LGBTQ+ ha permesso di definire meglio l’equilibrio restando in linea con valori come diversità, equità e inclusione. La conseguenza è stata un’influenza significativa sul posizionamento di alcuni paesi nell’indice europeo rispetto al 2022.

Chi sale e chi scende. E l’Italia?

Lussemburgo e Spagna rimangono al primo e al secondo posto come le uniche nazioni europee nella top 10 a mantenere la posizione del 2022. Tra i cambiamenti chiave: la Francia entra tra i primi tre rispetto al quinto posto dello scorso anno e la Danimarca sale tra i primi cinque rispetto alla posizione 10 del 2022.

Dalla posizione 28 nel 2022, il Regno Unito entra nella top 10 alla settima posizione e mette a segno uno dei maggiori rialzi nel nostro indice insieme all’Estonia. La Germania, invece, scende dalle prime cinque al posto 12. Anche Polonia e Italia escono dalla top 10. L’Italia, in particolare, si classifica al 27esimo posto su 30.

Nella foto: edifici moderni in Place de L’Europe, nel quartiere di Kirchberg, in Lussemburgo

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