Staccare dallo smartphone, parare le fake news: lezioni di digitale per 400 operai Electrolux

Staccare gli occhi dallo smartphone, imparare a riconoscere (ed evitare) le fake news. Capire qualcosa in più sull’utilizzo dei big data nelle aziende, ma anche apprendere una tecnica di rilassamento muscolare. Prendersi il proprio tempo, nei momenti di pausa, con respiri profondi anziché facendo scroll compulsivo su un social network.

Quando si parla di digitale nel mondo del lavoro, l’approccio nozionistico non basta. La sfida – che riguarda tutti noi – è addestrarsi a costruire un equilibro, sempre dinamico e in evoluzione, tra sfera emotiva e schermo, tra on- e off-line. Per non restare sopraffatti da un mondo sempre più informatizzato. Quando questo approccio viene applicato a 400 «colletti blu», il fatto fa notizia. Tanti sono infatti gli operai dello stabilimento Electrolux Professional di Pordenone che hanno preso parte al percorso di formazione “Realtà (e) digitale”, erogato in collaborazione con Lacerba, startup specializzata nel design di percorsi formativi per la digitalizzazione delle imprese.

Una giornata di approfondimenti teorici, esercizi fisici e mentali, per conoscere meglio gli strumenti e gli ecosistemi informativi digitali, e i modi per vivere e lavorare in modo più sereno anche offline. Il ciclo formativo è stato attivato coinvolgendo in dieci incontri distinti tra settembre e novembre tutti gli operatori di linea del Plant friulano dedicato alla produzione di apparecchiature per uso professionale della multinazionale svedese.

«Insieme alla collega Marta Ferrarin, HR Manager del plant di Vallenoncello, abbiamo voluto rendere utile e ingaggiante un appuntamento formativo che poteva essere percepito come un “peso” e non come un’opportunità, quale poi si è rivelata», spiega Simonetta Frau, HR TM Learning & Development di Electrolux Professional. «Crediamo fortemente nel valore della formazione al di là dell’utilità lavorativa. Per questo abbiamo voluto approfondire tematiche che riguardano la quotidianità di tutti, nel mondo digitale e in quello fisico, e nell’equilibrio di queste due sfere. Una sfida ripagata oltre le aspettative dall’apprezzamento delle colleghe e dei colleghi coinvolti, che ha dimostrato quanto la formazione aziendale sia una leva inclusiva e trasversale a tutta l’organizzazione in termini di crescita per le risorse che la compongono».

Coach, giornalisti, ingegneri e preparatori atletici

Il corso è stato pensato come multidisciplinare, unendo quindi diversi punti di vista sul digitale. La giornata di formazione ha coinvolto circa 40 persone per volta, per 10 appuntamenti tra settembre e novembre. La prima parte di attività ha esplorato le opportunità e i rischi del digitale, in ambito business e non solo – dall’utilizzo dei big data nelle aziende fino alle migliori strategie per difendersi dalle fake news che circolano online – con gli interventi di Antonio Di Turi, engineer consultant di Data Reply, e dei giornalisti Luca Barbieri e Roberto Rafaschieri di Blum.

Occhi lontani dagli schermi, invece, per la seconda parte della mattinata, che ha visto i partecipanti – guidati dai preparatori atletici Tommaso Bricoli e Matteo Arbelti – impegnati in esercizi fisici per rilassare collo e spalle nei momenti di pausa tanto dalle attività lavorative che dallo smartphone. La sessione conclusiva, condotta dalla life coach Sara Noseda, ha spostato il focus sulla concentrazione mentale ed emotiva, con esercizi per la respirazione ed il rilassamento.

«I feedback sono stati più che positivi», conferma Michele Di Blasio, Ceo e co-founder di Lacerba (nella foto). «L’aspetto più importante di questo percorso, per come l’abbiamo progettato, è ciò che resta di utile a chi l’ha frequentato, nella propria quotidianità. Per questo abbiamo cercato di inserire quante più attività esperienziali, affiancate sì a una parte più nozionistica, ma sempre con un risvolto concreto in grado di aumentare la comprensione e la consapevolezza del mondo digitale dei lavoratori».

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